Il sottotitolo “movimenti creativi in analisi” riassume l’originalità del punto di vista di questo libro.
Molti autori, partendo da Klein e Winnicott, hanno indagato sul tema della creatività, o meglio sulla capacità di ogni essere umano di ricostruire una realtà psichica più confortante sfuggendo così al disagio del conflitto.
L’originalità di questo lavoro consiste nel diverso taglio dato all’analisi di questi momenti creativi: se la riparazione dell’oggetto della Klein , o l’oggetto transizionale e i successivi stati transizionali della mente ipotizzati da Winnicott, centrano il discorso sulla dinamica relazionale ed il rapporto oggettuale, gli autori indagano il fenomeno da un punto di vista energetico – dinamico, analizzando le disattivazioni e gli spostamenti energetici che avvengono nel corso di una psicoanalisi ed in particolare di una micropsicoanalisi.
Secondo Gariglio e Lysek, nell’inconscio, oltre ad informazioni derivate da esperienze conflittuali e traumatiche, esistono informazioni legate ad esperienze di soddisfazione: le tracce di benessere.
Le tracce “conflittuali – traumatiche” sono correlate ad affetti molto più intensi rispetto a quelle di benessere, ciò comporta una differenza nel loro manifestarsi: mentre le prime fanno irruzione in modo esplosivo, le seconde scaturiscono in modo più pacifico ed egosintonico.
Questa diversa modalità di funzionamento energetico fa sì, secondo gli autori, che solo quando i nuclei traumatici – conflittuali siano disattivati attraverso un lavoro psicoanalitico, le tracce benessere possano manifestarsi assemblandosi in modo originale con i residui dei nuclei conflittuali rimossi.
Da un punto di vista energetico si è spesso fatto coincidere la riuscita di un lavoro psicoanalitico con la disattivazione dei nuclei traumatici ed il conseguente disimpegno di energia psichica che prima alimentava la ripetizione e le difese psichiche.
Gariglio e Lysek indagano oltre e ipotizzano, basandosi sulla loro esperienza clinica, vie di reinvestimento energetico fisiologiche e più appaganti per l’individuo.
Daniela Marenco