Recensione di
Corpo, cibo e adolescenza
a cura di Liliana Bal Filoramo
Bollettino dell’Istituto Italiano di Micropsicoanalisi N. 36
CELID editore
Il volume, curato da Liliana Bal Filoramo, è il primo di una nuova serie che prosegue, subentrandole, la pubblicazione del Bollettino dell’Istituto Italiano di Micropsicoanalisi. La rivista si trasforma in collana e prende una cadenza variabile. Ogni numero sarà incentrato su un tema specifico che verrà affrontato in prospettiva multidisciplinare a partire da contributi prettamente micropsicoanalitici.
Il primo numero della collana ospita una serie d’articoli riguardanti il duplice tema del disagio adolescenziale e dei disturbi dell’alimentazione. Argomenti di gran rilevanza psicosociale che spesso si intrecciano nel lavoro clinico. Venti scritti di professionisti provenienti da realtà operative diverse e di diversa formazione clinica, sviluppano questo duplice discorso con contributi sia teorici e metapsicologici che clinici.
Il confronto tra le varie scuole (micropsicoanalisi, gruppoanalisi, scuola kleiniana, psichiatria fenomenologia) permette non solo un confronto fra i vari punti di vista teorici ma anche una visione grandangolare sulle varie tecniche psicoterapeutiche.
Il taglio multidisciplinare (il contributo di pediatri e genetisti) permette ulteriori arricchimenti.
Rispetto ai contributi interdisciplinari, da tempo la rivista si avvale della collaborazione del professore Emmanuel Anati, paleontologo di fama internazionale e direttore del Centro Camuno di Studi Preistorici di Capo di Ponte. In questo volume i contributi di Anati introducono, nella sessione adolescenza ed in quella dei disturbi dell’alimentazione, l’aspetto filogenetico – ancestrale del rapporto con il cibo e del passaggio all’età adulta. Essi divengono il quadro di riferimento storico ed antropologico sul quale si confrontano lavori più clinici e metapsicologici.
Daniela Marenco